Corso di Formazione per addetti carrelli elevatori industriali semoventi Con Conducente A Bordo – Muletti
Durata del Corso di formazione: 12 ore
Destinatari: il corso di formazione è destinato ai lavoratori addetti all’utilizzo del Carrello elevatore industriale semovente con conducente a bordo.
Obiettivo del corso di formazione: Il corso ha l’obiettivo di abilitare l’operatore all’utilizzo dell’attrezzatura carrello elevatore.
La formazione degli operatori è un obbligo sancito dall’art.73 del D. Lgs. n. 81/2008 e Accordo Stato Regioni 22/02/2012.
Il corso è caratterizzato da una lezione teorica in cui si privilegeranno le metodologie didattiche interattive, che pongono l’attenzione sul bisogno del partecipante e da una pratica sul campo.
La visione, l’utilizzo e la prova dei carrelli elevatori semoventi con conducenti a bordo aiuteranno il partecipante nella prova pratica finale.
Al termine del corso di formazione verrà svolto un test a risposta multipla per verificare l’apprendimento. La verifica si ritiene superata con il rispondendo in modo esatto ad almeno 70% delle domande.
L’attestato di partecipazione verrà rilasciato a coloro che, oltre ad aver superato la verifica finale di apprendimento, abbiano presenziato ad almeno il 70% delle ore previste per il corso.
Docenti: Il corso di formazione viene tenuto da Docenti con documentato ed adeguato curriculum professionale nelle materie di loro pertinenza, e con comprovata esperienza nella formazione e/o nella giuda di gruppi di lavoro.
Formazione obbligatoria per Incaricati all’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza-Aziende a RISCHIO MEDIO
Durata del Corso Antincendio per aziende a Rischio Medio: 8 ore
Destinatari del corso di formazione: lavoratori designati quali addetti antincendio di aziende a rischio incendio medio. Datori di lavoro e titolari che si nominano direttamente responsabili antincendio della propria azienda.
Obiettivo del corso di formazione: fornire ai lavoratori gli elementi essenziali per una corretta gestione delle situazioni di emergenza, nonché sui principi di base della prevenzione incendi e sulle azioni da attuare in presenza di un incendio. Assolvere agli obblighi indicati nel D.lgs 81/08, T.U. Sicurezza e D.lgs 160/09, D.M. 10 marzo 1998, allegato X.
Programma didattico
Modulo 1 – 4 ORE
Principi sulla combustione e l’incendio – Triangolo della combustione – Le sostanze estinguenti – Le principali cause di un incendio – Rischi alle persone in caso di incendio – Principali accorgimenti e misure per prevenire gli incendi – Le principali misure di protezione contro gli incendi; vie di esodo; procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme.
Modulo 2 – 4 ORE
Procedure per l’evacuazione; rapporti con i vigili del fuoco; attrezzature ed impianti di estinzione; sistemi di allarme; segnaletica di sicurezza; illuminazione di emergenza;
Gestione delle emergenze: in caso di incendio, calamità naturali, terremoti, allagamento, evacuazione locali, fuga di gas o agenti chimici, ordigni o oggetti sospetti;
Illustrazione del piano di emergenza.
Esercitazioni pratiche
Presa visione e chiarimenti sulle attrezzature di protezione individuale;
Esercitazioni sull’uso degli estintori portatili.
Test finale a risposta multipla
L’attestato di partecipazione al Corso Antincendio per aziende a Rischio Medio verrà rilasciato a fronte della frequenza del 90% delle ore totali, fatto salvo la verifica delle conoscenze acquisite.
Sanzioni previste: l’arresto da quattro a otto mesi del datore di lavoro/ dirigente o ammenda da 2.000 a 4.000 euro (violazione dell’articolo 18, comma 1, lettera l).
Docenti: Il corso di formazione viene tenuto da Docenti con documentato ed adeguato curriculum professionale nelle materie di loro pertinenza, e con comprovata esperienza nella formazione e/o nella giuda di gruppi di lavoro.
Lavoratori nominati Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
Obiettivi del Corso Aggiornamento RLS
Aggiornare le competenze e le conoscenze in materia di Sicurezza sul Lavoro, tenuto conto della peculiarità delle funzioni dettate dall’incarico conferito. L’aggiornamento RLS vuole promuovere la cultura della Sicurezza all’interno delle aziende, oltre che fornire una conoscenza del ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e del suo aspetto gestionale all’interno delle organizzazioni moderne.
Numero minimo di partecipanti ad ogni corso
8 soggetti fino ad un massimo di 35 partecipanti.
Aziende interessate al corso Aggiornamento RLS
Aziende di ogni settore
Multinazionali
Società di consulenza,
Enti di certificazione
Pubblica Amministrazione
Attestato
Alla fine del percorso, in seguito alla verifica delle competenze acquisite e della frequenza, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.
Altre informazioni
In caso di mancata nomina da parte dei lavoratori, le funzioni RLS saranno svolte da un rappresentante territoriale (RLST), ossia da un delegato sindacale esterno che, per l’esercizio di dette funzioni, avrà diritto di accesso in azienda e ai relativi documenti sulla sicurezza. Inoltre, l’azienda in cui non sia stato nominato il RLS, partecipa al finanziamento del Fondo di sostegno di cui all’art. 52, con un contributo pari a due ore lavorative annue per ogni lavoratore occupato.
Modulo di iscrizione
Corso in aula : date come da calendario presso SERINTA SRL- Lamezia Terme provincia Catanzaro – Costo 35 euro
Corso online: fruibile in qualsiasi momento – Costo 35 euro
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SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATA: QUALITA’ – AMBIENTE – SICUREZZA
Da PuntoSicuro.it un articolo del 18/09/2018 dedicato alla prevenzione degli infortuni nell’utilizzo di alcune attrezzature per la movimentazione dei carichi: carrelli elevatori, i carrelli porta pallet a conduzione manuale e i nastri trasportatori.
Ci sono indubbiamente attività lavorative e attrezzature, anche per la loro estrema diffusione nel mondo del lavoro, che sono più spesso correlate a infortuni professionali. E una di queste attività è relativa al sollevamento e alla movimentazione di merci e all’utilizzo di attrezzature come i carrelli elevatori, i carrelli porta pallet a conduzione manuale e i nastri trasportatori.
Per fare un breve riepilogo e qualche approfondimento sull’uso in sicurezza di queste macchine, con particolare attenzione al loro uso nel comparto della lavorazione delle carni, possiamo fare riferimento ad un documento del progetto Impresa Sicura, un progetto multimediale validato dalla Commissione Consultiva Permanente come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013 ed elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail.
I rischi dei carrelli elevatori
Nel documento “ Settore agroalimentare_La lavorazione della carne” si indica che l’uso dei carrelli elevatori può comportare varie situazioni di rischio “sia per gli operatori addetti all’uso di queste attrezzature, che per gli altri lavoratori che operano negli ambienti in cui questi circolano”. In particolare, i rischi sono relativi “alle caratteristiche del mezzo, del suo carico e dell’ambiente in cui esso si muove”. E se importante è “la definizione di procedure operative e la formazione degli operatori addetti”, sono rilevanti anche le condizioni del luogo di lavoro all’interno del quale il carrello opera: “carenze di spazio o irregolarità delle pavimentazioni sono spesso causa dei più gravi infortuni connessi all’uso dei carrelli”.
Il documento, che prende in considerazione i carrelli elettrici e i carrelli a motore endotermico, si sofferma specificatamente su varie tipologie di rischio: rischio di ribaltamento, rischio di investimento, rischio di caduta materiale, rischi infortunistici (cesoiamento, schiacciamento, rischi connessi all’avviamento accidentale), rischi di esplosione, rischi di inalazione gas o fumi di scarico.
Ci soffermiamo in particolare su alcuni suggerimenti forniti per la prevenzione dei rischi di rovesciamento e di investimento.
Chiaramente la guida dei carrelli “deve sempre avvenire nel rispetto delle istruzioni e della formazione acquisita” e non devono “mai essere eseguite manovre potenzialmente pericolose e non previste durante il corso di formazione alla guida dei carrelli”.
Inoltre:
• “la guida deve avvenire nel massimo rispetto della segnaletica orizzontale e/o verticale, mantenendo una velocità coerente con gli ambienti e gli spazi dove avvengono le manovre;
• in prossimità di curve o di passaggi che non consentono la perfetta visibilità si deve procedere molto lentamente attivando, se necessario, gli avvisatori acustici;
• i carichi devono essere sempre trasportati con le forche abbassate per evitare che il baricentro dell’insieme sia elevato e facilmente sbilanciabile;
• il transito su piani inclinati deve sempre avvenire con il carico a monte rispetto alla posizione del posto di guida;
• in caso di trasporto di carichi ingombranti che limitano la visuale all’operatore addetto alla guida, si dovrà procedere in retromarcia o dovranno essere presenti operatori a terra che dirigono la manovra”.
I rischi dei carrelli porta pallet a conduzione manuale
Impresa Sicura segnala che anche l’impiego dei carrelli manuali, “sebbene apparentemente semplice, comporta varie situazioni di rischio”. E i carrelli a conduzione manuale “possono essere a trazione umana o elettrica; i primi sono in genere utilizzati per il semplice spostamento di materiali posti su bancali (pallet) da un reparto all’altro, oppure da una ribalta al pianale di un mezzo di trasporto. I carrelli a conduzione manuale elettrici vengono invece utilizzati per la movimentazione di materiali nei magazzini in quanto sono di dimensioni abbastanza ridotte e possono essere manovrati facilmente in corsie dove un normale ‘muletto’ non potrebbe operare”.
Rimandando ad una lettura integrale del documento, che si sofferma su varie tipologie di rischi, ci soffermiamo sul rischio di ribaltamento.
Si indica che tra le principali cause di rovesciamento dei carrelli “si individua il movimento in piano con le forche alzate o su piani inclinati con i carichi posizionati a valle rispetto all’operatore; in questi casi l’elemento significativo per il rischio è individuabile nella estrema precarietà dell’insieme con facilità di spostamento del baricentro. La presenza di buche o sconnessioni nel pavimento degli ambienti sono un’altra delle cause più frequenti del rovesciamento dei carrelli proprio in considerazione delle caratteristiche strutturali di questi mezzi”. E anche le modalità di caricamento, con riferimento al baricentro dei carichi da movimentare, “possono incidere ulteriormente sempre sulla stabilità dell’insieme in movimento”.
Riportiamo poi alcuni elementi di prevenzione del rischio di investimento:
• “formare e addestrare il personale appositamente designato alla conduzione dei carrelli;
• corretta organizzazione del lay-out tale da garantire spazio sufficiente per le manovre e per il transito delle persone;
• apporre segnaletica di sicurezza chiara e ben visibile;
• mantenere efficienti i sistemi frenanti e di segnalazione acustica e/o luminosa”.
I rischi dei nastri trasportatori
Concludiamo questa breve panoramica sulle macchine di movimentazione dei carichi parlando dei nastri trasportatori che trovano generalmente “prevalente utilizzo nei reparti di produzione e montaggio” e che si presentano “con una grande varietà di forme e dimensioni legati ai diversi impieghi: all’interno o all’esterno, in sotterraneo, per brevi percorsi, lunghi o molto lunghi, orizzontali o inclinati, da soli o collegati ad altri dispositivi di trasporto, carico o scarico di materiali, fissi o mobili”.
In ogni caso la loro caratteristica comune è quella “di possedere l’avvolgimento del nastro su tamburi o rulli, e delle catene su ruote dentate generalmente montate sulle estremità (ruote motrici e di rinvio) e l’appoggio intermedio su rulli di sostentamento”. E, in questo caso, i rischi per gli operatori sono fondamentalmente di tipo meccanico: “occorre infatti considerare il possibile contatto della persona con i vari elementi che compongono il nastro trasportatore nel suo complesso, ma anche i rischi di contatti con il materiale trasportato che, a seconda della sua natura, può a sua volta dare origine ad una serie di altri rischi (taglio, schiacciamento, abrasione, ecc.)”.
Riportiamo, in conclusione, alcune indicazioni sulla prevenzione dei rischi di contatto di parti del corpo con superfici di elementi in rotazione:
• “delimitazione degli spazi nell’intorno del nastro trasportatore;
• utilizzo di nastri provvisti di protezioni mobili con dispositivo di blocco;
• utilizzo di nastri provvisti di carter con dispositivo di blocco elettrico in caso di rimozione;
• esecuzione di regolazioni, manutenzione e pulizia solo a macchina ferma;
• utilizzo di indumenti di lavoro idonei”.
Queste invece sono indicazioni per prevenire il contatto con il materiale trasportato:
• “adozione di ripari laterali del nastro trasportatore;
• limitazione delle zone di possibile rischio di caduta materiali dal nastro;
• predisposizione di passerelle per il passaggio da una parte all’altra del nastro trasportatore;
• buona progettazione nel posizionamento dei comandi”.
QUI CALENDARIO DEI PROSSIMI CORSI DI FORMAZIONE PER CARRELLI ELEVATORI – PATENTINO MULETTI.
vai al sito da cui è tratto l’articolo:
Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso via internet è gratuito e avviene tramite registrazione al sito.
Protezione dati personali: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di recepimento del regolamento 679/2016 sulla protezione dei dati personali.
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto italiano relativo alla PRIVACY.
Il decreto privacy è stato pubblicato nella G.U. n. 205 del 04-09-2018 entrerà il vigore il 19 settebre 2018.
Il DECRETO LEGISLATIVO 10 agosto 2018, n. 101 contiene le “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).”
Il decreto PRIVACY, entrerà in vigore il 19.09.2018.
Privacy: indicazioni per la formazione obbligatoria
Il General Data Protection Regulation in materia di privacysancisce l’obbligo di formazione dei dipendenti e collaboratori sul tema protezione dati personali.
L’obbligo riguarda tutti i lavoratori e collaboratori di Imprese e Pubbliche Amministrazioni che trattano dati personali di persone fisiche.
La formazione dovrà consentire alle persone autorizzate al trattamento dei datidi utilizzare correttamente i dati personali per evitare la divulgazione illecita o l’utilizzo erroneo degli stessi in relazione alle finalità consentite.
La mancata erogazione della formazione e la mancata gestione dei dati personali sono sanzionabili con una multa fino a 10 milioni di euro o, per le imprese, fino a 2 % del fatturato mondiale annuo dell’anno precedente se superiore.
La formazione obbligatoria in materia di privacy potrà essere erogata in diverse modalità: in aula, e-learning (formazione a distanza), videoconferenza, on the job.
Mentre la gestione dei dati personali dovrà essere documentata attestando il corretto svolgimento di tutte le operazione che coinvolgono i dati di clienti/utenti/fornitori, dalla raccolta, alla lavorazione, fino all’archiviazione di un dato.
Per agevolare le imprese nella gestione privacy, la Serinta Srl ha realizzato dei pacchetti di adeguamento che permettono di conformare qualunque tipo di organizzazione ai nuovi requisiti privacy, di adempiere alla formazione obbligatoria in modo personalizzato e adatto alle esigenze aziendali.
Il pacchetto di adeguamento documentale privacy consentirà :
• la gestione di nomine e relative istruzioni operative
• la compilazione dei registri delle attività
• risk analysis ed eventuale valutazione di impatto (DPIA)
• realizzazione di informative e consensi automatici per dipendenti, clienti e fornitori.
Per avere informazioni su privacy e formazione contattare
Serinta srl – info@serinta.it – 0968.432291
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