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Nuovi adempimenti per la sicurezza antincendio nelle scuole ed asili nido

Nuove disposizioni: quali gli adempimenti antincendio nelle scuole e gli asili nido?

Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento di prevenzione incendi, il D.P.R. n. 151 del 01 agosto 2011, le scuole di ogni ordine e grado e gli asili nido rientrano tra le attività soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi (allegato I).

Tipologie di scuole ed asili interessati dal provvedimento
Nello specifico il regolamento antincendio coinvolge le scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti e gli Asili nido con oltre 30 persone presenti. Le regole sono valide per le nuove progettazioni ma anche per gli edifici esistenti.

Gli obiettivi
Gli obiettivi del nuovo regolamento antincendio nelle scuole ed asili nido, si riferiscono a:

  • minimizzare le cause di incendio;
  • garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso agli occupanti;
  • limitare la produzione e la propagazione di un incendio all’interno dei locali o edifici;
  • limitare la propagazione di un incendio ad edifici o locali contigui;
  • assicurare la possibilità che gli occupanti lascino i locali e gli edifici indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo;
  • garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza.

Gli interventi per le nuove progettazioni/costruzioni

Gli asili nido con oltre 30 persone presenti di nuova progettazione/costruzione, dovranno rispettare la regola tecnica contenuta nel DM 16 luglio 2014 in termini di:

  • ubicazione (esempio: accesso di mezzi di soccorso,…)
  • caratteristiche costruttive (esempio: resistenza al fuoco, compartimentazione,..)
  • misure per il dimensionamento del sistema di esodo (esempio: vie di esodo, affollamento, vie di uscita, larghezza via di esodo, …)
  • aree ed impianti a rischio specifico (esempio: cucine, depositi, biancheria, ..)
  • impianto elettrico
  • mezzi ed impianti di estinzione degli incendi (esempio: estintori, idranti, ..)
  • impianti di rivelazione, segnalazione e allarme
  • segnaletica di sicurezza
    organizzazione e gestione della sicurezza antincendio
  • informazione e formazione antincendio (tutto il personale che opera nella struttura dovrà essere formato con il programma relativo alle attività di rischio medio ed un’aliquota, corrispondente a 4 persone presenti ogni 50 bambini, dovrà anche avere acquisito il relativo attestato di idoneità tecnica.)

Adempimenti per le attività già avviate
Per le scuole e gli asili nido già esistenti si dovranno programmare le attività di adeguamento degli edifici.
A tal proposito il DM 16 luglio 2014 suddivide in tre livelli di priorità le diposizioni da attuare.

Antincendio: le indicazioni prioritarie per le scuole
Il provvedimento stabilisce che, per le scuole, i livelli di priorità programmatica sono:
livello di priorità A – osservanza delle disposizioni del DM 26 agosto 1992 relative a: impianto elettrico di sicurezza; sistemi di allarme; estintori; segnaletica di sicurezza; norme di esercizio.
livello di priorità B – osservanza delle disposizioni DM 26 agosto 1992 relative a: spazi per esercitazioni; spazi per depositi; spazi per l’informazione e le attività parascolastiche; spazi per servizi logistici; impianti fissi di rivelazione e/o di estinzione degli incendi;
livello di priorità C – le restanti disposizioni del decreto.

Antincendio: le indicazioni prioritarie per gli asili
Per l’adeguamento antincendio degli asili i livelli di priorità programmatica sono:
livello di priorità A – osservanza delle disposizioni del DM 16 luglio 2014relative a: servizi di sicurezza; illuminazione di sicurezza; estintori; allarme acustico; segnaletica di sicurezza; organizzazione e gestione della sicurezza antincendio; informazione e formazione antincendio.
livello di priorità B: impianti elettrici per il sezionamento di emergenza; servizi di sicurezza.
livello di priorità C: le restanti disposizioni del decreto.

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Sicurezza sul lavoro: come prevenire il mal di schiena

Mal di schiena: le posture corrette da mantenere al lavoro e gli esercizi utili

La rachialgia

rachide

Le cause della rachialgia sono numerose, ma le più importanti sono sicuramente dovute ad un uso non corretto della nostra colonna vertebrale e le posture scorrette.

Una postura scorretta infatti comporta un aumento della pressione sui dischi intervertebrali e una loro maggiore usura e dolore.

Il più delle volte il mal di schiena regredisce spontaneamente, poiché spesso le cause non sono gravi, ma la sintomatologia dolorosa è dovuta alle posture scorrette o a eccessivi sforzi.

Per evitare l’instaurarsi di una rachialgia è quindi necessario:

  • mantenere le normali curve fisiologiche della colonna
  • scegliere posizioni e movimenti che provochino minore pressione sui dischi intervertebrali
  • muoversi in maniera corretta

Se lavoriamo in piedi

mal di schiena

È importante scaricare il peso sugli arti inferiori e non sulla colonna vertebrale quindi è consigliabile:

  • mantenere gli arti inferiori leggermente divaricati per distribuire uniformemente il carico su entrambe le gambe
  • mantenere ben allineata la schiena
  • posizionare il piano di lavoro in modo tale che i gomiti siano atteggiati ad angolo retto
  • appoggiare alternativamente i piedi su un rialzo

Se lavoriamo seduti

posizione seduti

È consigliabile:

  • che l’altezza del tavolo consenta che i gomiti siano appoggiati sul piano ad angolo retto
  • che l’eventuale monitor del computer sia posizionato ad una distanza di circa 50-70 cm e ad altezza occhi in modo da non dover piegare il collo
  • sedersi in fondo alla sedia appoggiando bene la parte bassa della schiena allo schienale
  • regolare l’altezza della sedia in modo da appoggiare i piedi a terra o eventualmente su un rialzo
  • usare i braccioli per rilassare le spalle e alleggerire il carico sulla colonna vertebrale
  • evitare di stare seduti troppo a lungo e nella stessa posizione

Se lavoriamo guidando

posizione guida

È consigliabile:

  • interrompere la guida ogni 2 ore, fare quattro passi ed alcuni esercizi di estensione del rachide
  • appoggiare bene il collo e la schiena al sedile
  • tenere i gomiti leggermente flessi per ridurre l’affaticamento delle spalle
  • tenere le ginocchia leggermente piegate per evitare posture scorrette al tratto lombare

Se lavoriamo chinati verso il basso

chinati

È consigliabile non flettere la schiena, ma piegare le ginocchia e mantenere la posizione accovacciata o in ginocchio (a ”cavalier servente”).

Se dobbiamo sollevare un peso

È consigliabile:

  • evitare di tenere le gambe diritte e di piegare la schiena
  • piegare invece le ginocchia, sollevarsi utilizzando la forza delle gambe e mantenere le curve fisiologiche del rachide scaricando il peso a livello degli arti inferiori
  • tenere il peso il più vicino possibile al corpo

Se dobbiamo sollevare un oggetto voluminoso e pesante

oggetto voluminoso

È consigliabile:

  • evitare di spostare oggetti voluminosi da soli, ma ricorrere all’aiuto di un’altra persona
  • agire in modo coordinato durante la manovra, mantenendo le ginocchia leggermente flesse e le naturali curve del rachide

Se dobbiamo spostare lateralmente un oggetto

spostare oggetto

È consigliabile:

  • evitare di fare un movimento di torsione del tronco, ma avvicinare l’oggetto al proprio corpo
  • mantenere la corretta postura della schiena e ruotare su se stessi, effettuando piccoli passi in senso circolare

Se dobbiamo porre in alto un oggetto

oggetto alto

Dobbiamo evitare di inarcare la schiena, ma usare una scaletta o uno sgabello stabile.

Se dobbiamo trasportare pesi

trasporto peso

È consigliabile:

  • non sovraccaricare un solo lato tenendo il peso solo da una parte, per non sollecitare in modo asimmetrico i dischi intervertebrali
  • distribuire invece i pesi in uguale misura e su entrambi i lati oppure trasportare il peso sulla schiena (zaino) se non troppo pesante


Se dobbiamo spingere o tirare un oggetto pesante

È consigliabile mettersi di schiena e utilizzare la spinta delle gambe, effettuando un affondo anteriore o posteriore, mantenendo sempre le naturali curve della colonna.

Esercizi da fare sul posto di lavoro nelle pause

1) Respirazione diaframmatica da seduti:

  • inspirare (tirare dentro) profondamente l’aria dal naso gonfiando la pancia
  • espirare (tirare fuori) lentamente l’aria dalla bocca a labbra socchiuse sgonfiando l’addome
2) Seduti sulla sedia, in modo da avere le ginocchia alla stessa altezza del sedile, “appiattendo” la schiena eseguire la retroversione del bacino espirando, riducendo la lordosi lombare e spostando il peso del tronco sul coccige. Successivamente effettuare l’antiversione inspirando, inarcando la schiena e accentuando la normale lordosi, distribuendo maggiormente il peso sulle tuberosità ischiatiche (ripetere 5-10 volte lentamente)

 

 posizione seduti
3) In stazione eretta con i piedi ben appoggiati paralleli e distanti tra loro come la larghezza del bacino e con gli arti inferiori leggermente piegati. Durante l’inspirazione inarcare il rachide lombare spostando in antiversione il bacino e durante la espirazione “appiattire” il rachide lombare portando il bacino in retroversione (ripetere 5-10 volte lentamente)

 

 posizione in piedi
4) Per chi lavora per molto tempo in posizione seduta: in stazione eretta appoggiare le mani sui fianchi posteriormente ed espirando estendere moderatamente la colonna vertebrale aiutandosi con la spinta degli arti superiori sul bacino. Ritornare alla posizione di partenza inspirando e ripetere l’estensione aumentando con prudenza l’esecuzione del movimento (ripetere 3-5 volte).  esercizi colonna vertebrale
5) Per chi lavora per molto tempo in posizione eretta: rilassamento di qualche minuto in posizione del “cocchiere.” Seduti con gli arti inferiori divaricati, partendo dalla regione cervicale, rilassare la colonna lasciando che si fletta vertebra dopo vertebra fino ad appoggiare i gomiti sull’estremità distale delle cosce, vicino alle ginocchia. Abbandonare il corpo e la testa alla forza di gravità.  posizione cocchiere
6) Seduti, sbilanciare la testa in avanti, con una lieve flessione del collo espirando, poi all’indietro con una lieve estensione inspirando, poi ricercare la posizione intermedia con lo sguardo orizzontale (ripetere 5-10 volte).

 

 posizione seduti
7) Seduti, raggiungere con la mano destra l’orecchio sinistro passando dietro la nuca: tirando delicatamente l’orecchio aiutare la rotazione del capo. Durante l’espirazione aumentare l’ampiezza della rotazione e durante l’inspirazione mantenere la posizione acquisita. Eseguire 3-4 respiri aumentando ogni volta l’ampiezza del movimento, ripetere poi sull’altro lato.

 

esercizio seduti
8) Seduti, con gli arti superiori flessi che tirano verso l’alto il capo, inspirare allontanando l’orecchio destro dalla spalla destra ed espirare tornando alla posizione di partenza; fare lo stesso esercizio a sinistra (ripetere entrambi 5-10 volte).  
9) Seduti, retrarre il mento e il capo, aiutandosi dolcemente con le mani. Eseguire l’esercizio durante l’espirazione e rilasciare durante l’inspirazione. Mantenere l’orizzontalità dello sguardo durante l’esecuzione del movimento e la regione lombare ben aderente allo schienale della sedia (ripetere 5-10 volte).  
10) Seduti o in piedi, eseguire delle circonduzioni ampie e lente con le spalle, prima indietro e poi avanti (ripetere 5-10 volte)  
11) Seduti, senza muovere la testa, tenere lo sguardo orizzontale ed eseguire movimenti con gli occhi:

  • guardare a destra e a sinistra più volte e di seguito
  • guardare in basso e in alto più volte e di seguito
  • immaginare un grande cerchio e seguirlo con gli occhi, prima in senso orario e poi antiorario

Muovendo la testa e mantenendo lo sguardo fisso su un oggetto di riferimento:

  • ruotare il capo a destra e poi a sinistra
  • eseguire il movimento di flessione ed estensione del rachide cervicale
  • descrivere dei cerchi con la testa in senso orario e poi in senso antiorario (ripetere 5-10 volte)
 esercizi testa
12) Seduti, arti superiori flessi con le mani appoggiate sui muscoli trapezi, mantenendo l’orizzontalità dello sguardo, eseguire la retropulsione del mento e della testa, espirando. Contemporaneamente portare in avanti gli arti superiori con un’azione utile a riformare la lordosi cervicale ed eliminare la tensione sui muscoli trapezi, poi, inspirando, ritornare alla posizione di partenza. Ripetere lo stesso esercizio tenendo le mani appoggiate dietro al collo in modo che le dita, partendo dalle apofisi trasverse (prolungamenti laterali) delle vertebre cervicali, agiscano come per scollare i muscoli estensori del collo. Espirando, eseguire la retropulsione del mento e della testa, poi, inspirando, ritornare alla posizione di partenza (ripetere 5-10 volte)  

 

Esercizi da fare a casa

1) Sdraiati a terra supini con gli arti inferiori flessi eseguire, inspirando dal naso e gonfiando l’addome, una antiversione del bacino inarcando la schiena e poi, espirando dalla bocca per sgonfiare l’addome, eseguire una retroversione del bacino appiattendo la schiena sul pavimento (ripetere 5-10 volte)  esercizi supini
2) In posizione da quadrupedica, con il peso del corpo ben distribuito sui quattro appoggi, eseguire lo stesso movimento di antero-retroversione del bacino. Inspirando, inarcare la schiena e sollevare la testa per guardare avanti. Espirando, flettere la testa e incurvare la colonna vertebrale (ripetere 5-10 volte).  posizione quadrupedica
3) Sedersi sulla palla ricercando un appoggio stabile dei piedi e del bacino. Eseguire il movimento di antero-retroversione del bacino abbinandolo alla respirazione. Concludere l’esercizio cercando la posizione di equilibrio che mantiene la fisiologica lordosi lombare. Eseguire poi dei movimenti di lateroflessione del bacino, avvertendo lo spostamento dell’appoggio da una tuberosità ischiatica all’altra. Ricercare poi la posizione intermedia di equilibrio in cui il peso del corpo viene equamente distribuito sui due ischi.  esercizi con la palla
4) In posizione supina, con gli arti inferiori flessi, portare gli arti superiori dietro alla testa e allungarli, espirando alternativamente. Ripetere lo stesso esercizio allungando simultaneamente gli arti superiori durante l’espirazione e cercando il massimo contatto a terra del dorso delle mani, dei polsi, dei gomiti e della regione lombare.  
5) In posizione supina, con gli arti inferiori distesi: espirando, allungare le gambe alternativamente. Ripetere lo stesso esercizio allungando simultaneamente gli arti inferiori durante l’espirazione e cercando il massimo contatto a terra della regione lombare.  
6) In posizione supina, effettuare uno stiramento simultaneo completo di tutti e quattro gli arti durante un’espirazione lenta e prolungata, cercando il contatto del tratto lombare a terra.  

Per chi lavora seduto con il rachide in flessione

1) Proni, assumere la posizione detta della “sfinge”: estendere il tronco stando in appoggio sui gomiti e sorreggendo la testa con le mani per qualche minuto, rilassare i muscoli estensori della colonna vertebrale.  posizione della sfinge
2) Supini sul bordo del letto tenere la testa e il dorso appoggiati, sporgere il bacino dal letto e mantenere gli arti inferiori piegati e appoggiati a terra: rilassarsi completamente lasciando scendere il bacino per effetto della forza di gravità. Mantenere la posizione per alcuni minuti con un respiro calmo e regolare. Non alzarsi bruscamente ma lasciarsi scivolare lentamente fino a ritrovarsi seduti a terra.  
3) Appoggiare la testa, il dorso e il bacino su un grande pallone propriocettivo, mantenendo appoggiati a terra gli arti inferiori piegati. Ricercare la posizione di equilibrio e rilassarsi. Mantenere la posizione per alcuni minuti con un respiro calmo e regolare. Non alzarsi bruscamente ma in modo graduale sostenendo la testa con le mani.  esercizi pallone
4) Distendersi sul letto in posizione supina, in modo che la testa sia sull’estremità. Eseguire una retropulsione del mento e del capo e allungandosi dolcemente lasciare che la testa sporga leggermente al di fuori del letto. Se la posizione risulta piacevole, mantenerla per uno o due minuti in modo che il peso del capo provochi una lieve trazione a livello cervicale. Per rialzarsi, avvolgere e sollevare la testa con le mani e poi ruotare lentamente sul fianco per passare in posizione seduta.  

Per chi lavora in piedi con il rachide in estensione

1) Supini, arti inferiori flessi, piedi staccati dal suolo e mani appoggiate sulle ginocchia: espirando, flettere gli arti superiori avvicinando le ginocchia al petto. Poi, inspirando, ritornare alla posizione di partenza.  
2) Proni, posizionare due cuscini sotto l’addome, poi rilassarsi completamente e mantenere la posizione per alcuni minuti.  
3) Appoggiare il torace su un tavolo, mettere un cuscino sotto l’addome lasciando sporgere il bacino al di fuori, tenere gli arti inferiori leggermente piegati e appoggiati a terra. Rilassarsi completamente lasciando scendere leggermente il bacino per effetto della forza di gravità. Mantenere la posizione per alcuni minuti con un respiro calmo e regolare.  
4) Appoggiati frontalmente su un grande pallone propriocettivo, tenere gli arti inferiori piegati appoggiati a terra e rilassarsi. Provare ad avvolgere il pallone con tutto il corpo per cercare la massima stabilità e un completo rilassamento. Ruotare la testa su un lato per evitare tensioni a livello cervicale.  
5) Proni, distesi su un letto, con la testa e gli arti superiori che sporgono al di fuori: lasciare che gli avambracci si adagino a terra facendo in modo che la testa resti in sospensione abbandonata al suo peso. Quando lo si desidera, rialzarsi molto lentamente, vertebra dopo vertebra, inspirando.  

L’articolo è tratto dal documento INAIL scaricabile al seguente link: “Back school – neck school” in ambito lavorativo

Corso per Datori di Lavoro RSPP Rischio Basso

Corso per Datori di lavoro Rspp rischio Basso

Attività Ateco: uffici, commercio, servizi, officine, turismo, terziario, servizi, organizzazioni, associazioni.

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Durata del Corso di formazione: 16 ore

Destinatari: il corso di formazione è rivolto a Datori di lavoro con funzioni di RSPP di aziende appartenenti al Rischio Basso così come definito dell’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011.

Obiettivo del corso di formazione: formare i Datori di lavoro rispetto alle fondamentali competenze in materia di sicurezza e salute sul lavoro, per permettere lo svolgimento diretto dei compiti di prevenzione e protezione in azienda.

Corso conforme al Testo Unico per la sicurezza (D.Lgs. 81/08) e Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sui corsi di formazione per lo svolgimento diretto, da parte del datore di lavoro, dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi, ai sensi dell’articolo 34, commi 2 e 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Programma didattico

Modulo Normativo – Giuridico

  • Presentazione ed apertura del corso
  • Sistema Legislativo: dalla 626 alla 81
  • La Delega di funzioni
  • Soggetti della Sicurezza: compiti, obblighi e responsabilità e tutela assicurativa
  • La responsabilità amministrativa (D. Lgs. n. 231/2001)
  • Sistemi di qualificazione delle imprese

Modulo Gestionale

  • Incidenti e infortuni mancati
  • Valutazione dei rischi
  • DVR e DUVRI
  • Modelli di organizzazione e gestione
  • Gestione emergenze

Modulo Relazionale

  • L’informazione, la formazione e l’addestramento
  • Comunicazione
  • RLS: nomina ed elezioni
  • Consultazione e partecipazione del RLS

Modulo Tecnico

  • Misure tecniche, organizzative e procedurali
  • Dispositivi di Protezione Individuali
  • Sorveglianza sanitaria
  • Stress lavoro-correlato
  • Approfondimento relativo ai rischi specifici presenti nei settori a rischio basso (uffici, commercio, servizi, officine, turismo, terziario, servizi, organizzazioni, associazioni)

L’attestato di partecipazione verrà rilasciato a fronte della frequenza del 90% delle ore totali, fatta salva la verifica delle conoscenze acquisite.

Sanzioni previste: l’arresto da quattro a otto mesi del datore di lavoro/ dirigente o ammenda da 2.000 a 4.000 euro (violazione dell’articolo 18, comma 1, lettera l).

Sede di svolgimento: presso SERINTA SRL – VIA BUONARROTI, 1 – LAMEZIA TERME (CZ)

Docenti: Il corso di formazione viene tenuto da Docenti con documentato ed adeguato curriculum professionale nelle materie di loro pertinenza, e con comprovata esperienza nella formazione e/o nella giuda di gruppi di lavoro.

Bando Isi 2017: finanziamenti Inail per la sicurezza sul lavoro

Bando Isi 2017

Il bando pubblicato dall’Inail si propone due obiettivi:

  • incentivare gli investimenti delle imprese su quei progetti che vedano protagonisti la salute e la sicurezza dei lavoratori;
  • incentivare le micro e piccole imprese della produzione agricola primaria all’acquisto di macchinari e attrezzature di lavoro innovativi, utili all’abbattimento delle emissioni inquinanti e a ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico.

L’ammontare del contributo

Pertanto, l’Inail mette a disposizione Euro 249.406.358,00 da spalmare in 5 Assi di finanziamento che si distinguono in base ai destinatari ed alle modalità di fruizione. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto, che verranno assegnati fino all’esaurimento delle risorse messe a disposizione e seguendo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.

Destinatari dei fondi

Il contributo sarà erogato in conto capitale e varia in base all’Asse di finanziamento. Nell’Avviso pubblico Isi 2017 sono specificati i parametri e gli importi minimi e massimi finanziabili.

Accesso alla procedura

La procedura per le richieste dei finanziamenti prevede tre fasi:

  1. Accesso alla procedura online e compilazione della domanda (sito internet www.inail.it) da effettuarsi con i tempi e le modalità di cui all’Avviso pubblico Isi 2017.
  2. Invio della domanda online da effettuarsi con i tempi e le modalità di cui all’Avviso pubblico Isi 2017.
  3. Conferma della domanda online tramite l’invio della documentazione a completamento da effettuarsi nei tempi e con le modalità di cui all’Avviso pubblico Isi 2017.